6/24/2012

Ma le usiamo?




ELIMINIAMOLE-SI RISPARMIEREBBE

Quanto costa ai comuni annualmente la vernice per dipingere strisce pedonali e     divisori di corsie e careggiate? Una montagna di soldi, se pensiamo agli appalti che devono essere posti in atto per designare la ditta o azienda che proterà a permine i lavori. Qual'è l'utilità ultima di queste spese? A guardare quanto i cittadini, pedoni, automobilisti e motociclisti rispettano le strisce e i divisori di corsia, viene da dire: nulla. 

Come vi sentite quando comprate qualcosa che poi nessuno utilizza o che, capite in seguito, non ha alcuna utilità pratica? Avete mai fatto la predica a qualche familiare che non utilizza qualcosa che vi è costato un occhio della testa e continua a rimanere impacchettato, magari pure con imballaggio intonso?
Credo sia capitato a tutti.
Allora sarebbe bene che vi prendeste la briga di far notare ai vostri concittadini, che attraversare fuori delle strisce pedonali, solo perché in quel momento ci viene comodo attraversare in quel punto, perché pensiamo che forse fare cinquanta o cento metri in più ci faccia perdere tempo o solo perché "Io devo attraversare qui e chi se frega degli altri", non solo è un'infrazione al codice della strada, quindi multabile, quindi impugnabile in tribunale in caso il pedone provochi danni quali incidenti stradali con tutto ciò che ne può conseguire, ma è anche poco educato nei confronti di tutti coloro che, tramite il proprio contributo fiscale, pagano quelle strisce un sacco di soldi.
Lo stesso discorso vale per automobilisti e amanti delle due ruote (soprattutto scooteristi), che spesso credono di essere davanti a una Playstation, invece che al volante di un'automobile o in sella a un motociclo. I divisori di corsia si possono oltrepassare mettendo la freccia nella giusta direzione, e rispettando la precedenza di chi già è sulla corsia che si deve attraversare, non pigiando il tasto del "booster" sulla PSP per attaraversare tre cosrie alla volta in un colpo solo, perché intanto "Ho lo scooter e ce la faccio." oppure "Io guido meglio degli altri e la mia auto ha ripresa.". Le corsie con frecce direzionali indicano che in quella corsia si può proseguire "solo" nella direzione indicata dalla freccia e non in qualsiasi direzione ci venga in mente all'ultimo secondo.

Forse siamo allergici alle regole, questo probabilmente è un parametro comune a tutti gli italiani e vogliamo fare come ci pare perché ci sentiamo più liberi. In realtà causiamo, oltre ai danni in caso di incidente stradale, una marea di danni collaterali, quali, spese sanitarie per assunzioni di farmaci anti-stress o simili, che molte persone che frequentano regolarmente il volante o il manubrio sono costretti a prendere perché la loro pressione ateriosa è divenuta patologica. Queste cose le paghi anche tu che fai incazzare quello che è nella macchina vicino a te, che vorrebbe guidare bene, ma tu ti sei messo di traverso da destra verso sinistra e occupi due corsie, ma quando riparti vai a detra, senza mettere freccia, suonando se qualcuno "si permette" di dirti qualcosa e anche minacciando talvolta. E le paghi anche tu, caro scooterista, che fai lo slalom tra le auto, magari con tuo figlio piccolo seduto dietro di te, causando plurimi attacchi d'ansia a chi in auto ti vede sotto le ruote ogni cinqe secondi.

Un invito cortese, infine, alle amministrazioni comunali.
Le strisce e i divisori di corsia, spesso e volentieri sono pallidi ricordi di spruzzate nevose ad agosto. Non si vedono, non si possono vedere, a meno che non si proceda a 10 Km/h con una persona seduta sul cofano anteriore o in piedi sul parafango del motociclo, che ci avvisa della loro presenza. Dipingiamole, visto che la loro "invisibilità" causa incidenti anche gravi.
Gli agenti di Polizia Municipale, non mettiamoli a dirigere il traffico, per quello ci sono già i semafori. Non mandiamoli a fare multe assurde dove una persona parcheggia con un quarto di ruota fuori delle strisce, non lasciamoli seduti per ore a visionare il prodotto di decine e decine di telecamere sparse per la città. Mandiamoli in giro a controllare di persona quando viene commessa un'infrazione. Non aspettiamo che accada l'incidente per inviarli sul uogo, magari con due macchine, tre moto e quattro scooter in modo da provocare ancora più ingorghi di quelli che ci sono.

Altrimenti, possiamo fare una bellissima cosa, se non sono possibili le precedenti.
Strisce pedonali, divisori di corsia e careggiata:
ELIMINIAMOLI   

Risparmieremmo.

6/11/2012

Alieni




Alieno è la parola che più si avvicina al mio stato d'essere, quando poso il mio sguardo sulle cose del mondo, di questo paese, di questa città. Un alieno che non riesce a capire, perché le cose debbano andare avanti in questa maniera, perché debba esistere ancora oggi nell'epoca dell'homo sapiens sapiens la legge della jungla, idealmente traslata nel mondo economico odierno. Come la si metta, sempre di legge del più forte si parla e qualcosa mi dice che tutto questo, fa sentire aliene parecchie persone, nel profondo delle loro anime o coscienze. E' proprio come se fossimo arrivati qua da un altro pianeta, un sistema diverso di concepire la vita, alieni, appunto.